Dipendente settore privato
Se il tuo contratto di lavoro lo rende possibile, puoi aderire a un fondo pensione chiuso (come Laborfonds). Se invece il tuo contratto di lavoro non prevede la possibilità di iscrizione a un fondo pensione chiuso, oppure se decidi di iscriverti a una forma pensionistica complementare diversa da quella prevista dal tuo contratto di lavoro o accordo aziendale, puoi aderire a un fondo pensione aperto come PensPlan Profi, Plurifonds e il Fondo Pensione Aperto Raiffeisen (o a un PIP) con un'adesione individuale.
Se sei un lavoratore dipendente in Regione puoi aderire a uno dei quattro fondi pensione convenzionati con Pensplan (Laborfonds, PensPlan Profi, Plurifonds e il Fondo Pensione Aperto Raiffeisen) perchè potrai godere di costi di gestione più bassi, in quanto detti fondi ricevono gratuitamente da Pensplan i servizi amministrativi e contabili, e fruire così degli interventi di sostegno della Regione e del Progetto Casa.
Adesione collettiva | Adesione individuale | ||
Tipologia di forma pensionistica complementare | Fondo pensione chiuso |
Fondo pensione aperto | Fondo pensione aperto/PIP |
Versamento TFR |
Nella misura prevista dal contratto o accordo collettivo |
Nella misura prevista dall'accordo aziendale | Facoltativo |
Contributo dell'aderente | Facoltativo |
Facoltativo | Obbligatorio |
Contributo del datore di lavoro | In base ai contratti collettivi se il dipendente versa il contributo a proprio carico |
In base all'accordo aziendale se il dipendente versa il contributo a proprio carico | Non previsto |
Versamenti aggiuntivi | Facoltativi | Facoltativi | Facoltativi |
Quali sono i vantaggi dell'adesione a un fondo pensione?
L'adesione a una forma di previdenza complementare porta diversi vantaggi.
Se decidi di destinare il TFR nel fondo pensione, invece che lasciarlo in azienda, potrai costruirti una pensione aggiuntiva senza grandi rinunce.
TFR dove conviene?
In questo esempio viene calcolato il vantaggio che un lavoratore di 30 anni di età otterrà al pensionamento, optando per l'adesione alla previdenza complementare e quindi alla destinazione del TFR a un fondo pensione, rispetto a lasciarlo in azienda.
Con TFR destinato a un fondo pensione | Con TFR in azienda | |
Reddito lordo annuo | 30.000 € | 30.000 € |
TFR maturato | 2.073 € | 2.073 € |
Contributo del datore di lavoro (1% del reddito lordo) | 300 € | 0 € |
Contributo del lavoratore trattenuto in busta paga (1% del reddito lordo) |
300 € | 0 € |
Stipendio netto mensile (13 mensilità) | 1.700 € |
1.714 € |
Capitale accumulato dopo 35 anni | 130.000 € (rendimento annuo 2%)1 |
78.600 € (rivalutazione annua 0,67%)2 |
TFR liquidato netto | 0 € | 60.600 € |
Prestazione in capitale al 50% netta | 60.900 € | 0 € |
Rendita vitalizia mensile netta (trasformazione del rimanente 50% del capitale) |
240 € | 0 € |
In pratica rinunciando a soli 14 € al mese, il lavoratore che opta per la destinazione del TFR nel fondo pensione otterrà al pensionamento la stessa somma rispetto a chi lascia il TFR in azienda, ma in aggiunta godrà di una rendita vitalizia di 240 € al mese: un gran bel vantaggio! In alternativa potrà convertire il 100% del capitale maturato nel fondo pensione in una rendita vitalizia, che sarà in questo caso pari a 480 € al mese.
1 Ipotesi di adesione a una linea obbligazionaria con rendimento pari al 2% annuo al netto dell’inflazione, come da ipotesi COVIP.
2 Rivalutazione annua calcolata rispetto a un’ipotesi di inflazione del 2%.
Esempio di diversa tassazione del TFR in azienda e nel fondo pensione
TFR maturato | Tassazione TFR in azienda3 |
Tassazione TFR nel fondo pensione4 | Vantaggio fiscale TFR nel fondo pensione |
100.000 € |
23.000 € | 9.000 € | 14.000 € |
3 Aliquota minima, in ogni caso l'Agenzia delle Entrate ricalcola le imposte sulla base del reddito medio degli ultimi 5 anni, pertanto è frequente che l'aliquota reale sia maggiore.
4 Aliquota del 9% al pensionamento, con almeno 35 anni di permanenza nel fondo pensione.
Adesione collettiva
Le quantità della contribuzione sono stabilite dai singoli contratti/accordi collettivi di lavoro. La trattenuta è mensile in busta paga e viene calcolata sulla retribuzione lorda. I contributi vengono poi versati dal datore di lavoro direttamente nel fondo pensione e riportati nella Certificazione Unica (CU). È altresì possibile effettuare direttamente un versamento di contribuzione aggiuntiva individuale rispetto alle quote previste contrattualmente, riportandolo nella dichiarazione dei redditi per poter beneficiare del vantaggio fiscale della deducibilità, oppure aumentare la quota di contribuzione mensile a proprio carico in alternativa al contributo minimo previsto dal contratto collettivo di lavoro applicato.
Come si vede dall'esempio il versamento di una quota mensile a proprio carico dell'1,45% in più rispetto al contributo minimo previsto può portare a una rendita pensionistica complementare finale maggiore del 16%.
Età al momento dell'iscrizione al fondo pensione | 23 anni | |
Reddito lordo annuo |
25.000 € | |
Contributo proprio | 0,55% |
2% |
Contributo datore di lavoro | 1,55% | 1,55% |
TFR | 100% | 100% |
Età al pensionamento | 66 anni | |
Capitale | 195.681 € | 227.172 € |
Rendita annuale lorda | 8.618 € | 10.005 € |
Rendita annuale netta | 8.291 € | 9.625 € |
Rendita mensile lorda | 718 € | 834 € |
Rendita mensile netta | 691 € | 802 € |
Aumento rendita finale in % | +16% |
AVVERTENZE: il comparto scelto per l'esempio (75% azioni e 25% obbligazioni) ipotizza un rendimento atteso in linea con le ipotesi COVIP pari a un tasso reale del 2% per l'investimento obbligazionario e del 4% per l'investimento azionario (oltre all'inflazione del 2%). La contribuzione versata al fondo in percentuale sul reddito è incrementata annualmente sulla base del tasso di crescita reale della retribuzione, maggiorato del tasso di inflazione atteso negli anni a venire. La contribuzione soggettiva in valore assoluto si incrementa annualmente dell’1% oltre l’inflazione. Nel calcolo dell’evoluzione della posizione individuale si tiene conto delle imposte gravanti sui rendimenti previste dal regime vigente. Per una corretta lettura delle previsioni conviene precisare che i risultati sono depurati dell’inflazione.
Vantaggio: contributo datore di lavoro.
Note:
- In accordo con il tuo datore di lavoro puoi versare al fondo pensione anche il TFR pregresso (quello maturato prima dell’adesione), beneficiando dei vantaggi fiscali previsti e del possibile maggiore rendimento rispetto alla rivalutazione del TFR che rimane in azienda.
- Se decidi diversare il TFR maturando a un fondo pensione, la scelta può essere successivamente modificata con le modalità previste dal contratto o accordo collettivo applicato. In caso di riscatto totale è sempre necessario effettuare una nuova scelta in merito alla destinazione del TFR in quanto la precedente è revocata automaticamente.
- Puoi sospendere in ogni momento la contribuzione a tuo carico e quella a carico del datore di lavoro, mentre il TFR maturando continua a essere versato al fondo pensione.
Adesione individuale
Puoi decidere tu la quantità e la periodicità della contribuzione, effettuando direttamente il versamento al fondo e riportandolo nella dichiarazione dei redditi per poter beneficiare del vantaggio fiscale della deducibilità.
Per i lavoratori assunti dopo il 1° gennaio 2007 i vantaggi sono ancora maggiori. Qualora nei primi cinque anni di partecipazione a un fondo pensione non abbiano sfruttato tutto il plafond di deducibilità di 5.165 € possono recuperare il plafond residuo nei 20 anni successivi, aumentando il limite di deducibilità annuo fino a 7.747 €.
I dipendenti neoassunti devono scegliere entro sei mesi dalla data di assunzione se destinare il proprio TFR maturando a un fondo pensione, oppure se mantenerlo in azienda. In assenza di una scelta esplicita alla scadenza dei sei mesi dalla data di assunzione il datore di lavoro è tenuto a versare automaticamente il TFR a un fondo pensione (conferimento tacito).
Esempio di diversa tassazione del TFR in azienda e nel fondo pensione
- TFR maturato: 100.000 €
- Tassazione TFR in azienda1: 23.000 €
- Tassazione TFR nel fondo pensione2: 9.000 €
- Vantaggio fiscale TFR nel fondo pensione: 14.000 €
1 Aliquota minima, in ogni caso l'Agenzia delle Entrate ricalcola le imposte sulla base del reddito medio degli ultimi 5 anni pertanto è frequente che l'aliquota reale sia maggiore.
2 Aliquota del 9% al pensionamento, con almeno 35 anni di permanenza nel fondo pensione.
Acquisite tutte le informazioni utili, se decidi di aderire, sottoscrivi il modulo di adesione contenuto nella Nota informativa della forma pensionistica da te scelta.
Avvertenze: prima dell’adesione ti invitiamo a prendere visione dei documenti specifici messi a disposizione del singolo fondo pensione: Nota informativa, Informazioni chiave per l'aderente, “La mia pensione complementare” standardizzata e Statuto/Regolamento. Questi documenti definiscono le caratteristiche della forma pensionistica complementare e le condizioni che regolano il tuo rapporto di partecipazione.
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