Comunicati stampa

Ottava edizione dell’Equal Pension Day in regione

Ancora lontana la parità di genere nel trattamento pensionistico obbligatorio. L’adesione alla previdenza complementare risulta sempre più necessaria.

Il 28 ottobre 2022 si è svolta a Bolzano l'ottava edizione dell'Equal Pension Day. L'iniziativa è organizzata ogni anno dalla società Pensplan Centrum in collaborazione con i responsabili politici della Regione, le Commissioni per le Pari Opportunità e la/il Consigliera/e di Parità delle due Province autonome di Bolzano e di Trento. L'obiettivo dell'evento è richiamare l'attenzione sulla disparità di trattamento ancora esistente tra uomini e donne in materia di pensioni.
Secondo i più recenti dati resi disponibili dell’Osservatorio Statistico dell’INPS, le pensioni di vecchiaia delle donne risultano ancora quasi dimezzate rispetto a quelle degli uomini. Ma questo non è l’unico dato preoccupante.

La conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione dell’Equal Pension Day si è tenuta venerdì 28 ottobre presso la Casa della Cultura "Walther von der Volgelweide" di Bolzano. È stata l’occasione per riflettere su un tema di assoluta attualità e per sottolineare ancora una volta l’importanza della previdenza complementare e dell’educazione finanziaria quali strumenti in grado di favorire una reale parità di genere e come garanzia per la sicurezza economica delle donne.

Il Presidente della Provincia di Bolzano e Assessore provinciale per le pari opportunità, Arno Kompatscher ha aperto la conferenza stampa sottolineando l’impegno politico nell’aiutare le donne ad assicurarsi un futuro più solido: "La diversa suddivisione dei ruoli all’interno della società porta a interruzioni o alla riduzione dell’impegno lavorativo delle donne per far fronte a necessità legate alla cura dei figli o dei familiari non autosufficienti. Abbiamo attivato diversi strumenti – dal sostegno alla previdenza obbligatoria e complementare, a progetti di educazione finanziaria portati avanti da Pensplan Centrum – per prevenire situazione di difficoltà economica nella terza età e aiutare le donne ad assicurarsi un futuro più solido. È la strada giusta, ma siamo consci che molto rimane ancora da fare, anche e soprattutto nel campo delle pari opportunità."

Le biografie professionali delle donne differiscono significativamente da quelle dei colleghi maschi. Le interruzioni dovute al lavoro familiare non retribuito, le minori opportunità di sviluppo, i contratti part-time più frequenti sono solo alcuni aspetti che portano a un divario salariale. Le donne devono quindi attivare il prima possibile una solida strategia di previdenza complementare. “Purtroppo è ancora un dato di fatto che le donne percepiscono una pensione di vecchiaia significativamente inferiore rispetto agli uomini” - ha sottolineato la Presidente di Pensplan Centrum, Johanna Vaja: “Nel 2021 la pensione di vecchiaia media per le donne era di 775 euro, mentre gli uomini percepivano una media di 1.499 euro. Questa tendenza è riscontrabile, seppur in misura minore, negli importi che donne e uomini versano alla previdenza complementare. Questa disuguaglianza deve quindi essere contrastata in modo mirato. Per questo Pensplan Centrum si rivolge da anni alle donne con campagne di informazione e sensibilizzazione. Le donne, economicamente meno sicure, hanno bisogno di pensare per tempo a un'adeguata assicurazione pensionistica quale un fondo pensione complementare”.

Lo squilibrio in ambito pensionistico nasce dalle discriminazioni di genere in ambito lavorativo e dalla suddivisione dei compiti all'interno della società. Marialuisa Gnecchi, Vicepresidente dell’INPS ha concentrato il proprio intervento sull’analisi dello status quo retributivo e pensionistico fra uomini e donne, sottolineando l’importanza di specifiche misure per contrastare i problemi che penalizzano le donne nell’accesso al mondo del lavoro, nelle retribuzioni, nella possibilità di carriera e di conseguenza quando si parla di pensioni. “Purtroppo ogni anno, sia per l'Equal Pay day che in occasione dell’Equal Pension Day, dobbiamo denunciare le differenze sia retributive, che di conseguenza pensionistiche, tra uomini e donne. Ultimamente non sono più solo esperti e tecnici che si occupano di questi temi, ma sembra che si stia creando una maggiore attenzione in generale; penso che anche il recente decreto legislativo 105 sui congedi parentali possa aiutare in un percorso di genitorialità condivisa e maggiore responsabilità nei lavori di cura familiari. Questo in futuro permetterà anche alle madri di poter affrontare percorsi lavorativi e di carriera più impegnativi con le ovvie conseguenze positive, nelle retribuzioni e nelle pensioni.”, così la Vicepresidente INPS.

L’Equal Pension Day rappresenta un momento significativo anche per rimarcare il diritto delle donne a essere economicamente indipendenti. Claudia Gasperetti e Marina Rubatscher Crazzolara, rispettivamente Presidenti del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile di Trento e Bolzano, hanno posto l’attenzione sui progetti vocati allo sviluppo dell’imprenditoria femminile attivi nelle due province, sottolineando la necessità di politiche che valorizzino e sostengano il lavoro autonomo delle donne, fondamentale elemento di sviluppo economico, occupazione, aumento del PIL e contributo alla sostenibilità pensionistica.

Gasperetti spiega: “Nonostante la crisi, le imprese femminili in Trentino resistono, stanno innovando e crescono, perché le donne imprenditrici guardano sempre al futuro con attenzione, non solo dal punto di vista finanziario, ma investono in economia circolare e sostenibile, rispettano il territorio e i suoi valori come un patrimonio da tramandare alle future generazioni, stanno così attuando con lungimiranza la transizione ecologica. Vanno però sostenute in questa fase storica tanto difficile, con azioni positive come quella della promozione della previdenza complementare, come avviene nella nostra Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, che contribuisce anche all’introduzione di welfare aziendale nelle nostre aziende, dove è dimostrato che la leadership femminile è più attenta e sensibile a questo importante tema.”

“Come Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile – mette in evidenza Crazzolara - crediamo che i nostri progetti siano fondamentali per informare e raggiungere tutte le generazioni, dalle lavoratrici esperte alle più giovani. La “Guida per un futuro sereno per aspiranti imprenditrici” è stata pubblicata proprio con questo scopo: sensibilizzare le donne verso le tematiche riguardanti l’educazione finanziaria e il trattamento pensionistico pensando al loro domani.”

Le Presidenti delle Commissioni provinciali per le Pari Opportunità di Trento e Bolzano hanno portato l’esperienza istituzionale maturata in questi ultimi anni nella promozione della parità di trattamento e opportunità tra donne e uomini, riconoscendo che ogni discriminazione basata sull'appartenenza di sesso rappresenta una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in tutte le sfere della società.

Le donne hanno ottenuto diritti, spazi, opportunità, ma senza arrivare a superare gli stereotipi di genere, che, ancora oggi, determinano la divisione dei ruoli tra donne e uomini. Ulrike Oberhammer ha sottolineato in merito: “Anche dopo una vita di lavoro, le donne non hanno solo stipendi inferiori, ma anche pensioni ridotte rispetto a quelle degli uomini. Motivo per cui sono anche maggiormente esposte al rischio povertà. Per questo è importante colmare le disparità di genere oggi per ridurre il rischio di penalizzanti squilibri futuri.”
Paola Maria Taufer ha aggiunto: “La questione riguardante gli squilibri di genere, di cui i differenziali pensionistici rappresentano un effetto grave ed innegabile, è di primaria importanza: minori opportunità occupazionali, precarietà e interruzioni di carriera, divari retributivi, infatti, non hanno effetti soltanto sulle disponibilità economiche delle donne, ma anche nel lungo periodo, nelle fasi di vita più avanzate”.

Anche Matteo Borzaga, Consigliere di Parità di Trento ha evidenziato il valore di questa giornata: “In una società ancor oggi caratterizzata da profondi stereotipi di genere le lavoratrici ritengono spesso che il part-time rappresenti la soluzione dei loro problemi di conciliazione: nell’immediato può senza dubbio essere così, ma a lungo termine il ricorso a tale istituto finisce con l’avere effetti negativi sulla consistenza della futura pensione. Risulta dunque fondamentale calibrarne in modo avveduto l’utilizzo”.

Di fronte a quest’evidente disuguaglianza di genere la Consigliera di Parità di Bolzano, Michela Morandini, ha rimarcato l’importanza dell’Equal Pension Day come momento di sensibilizzazione delle lavoratrici, specie se giovani, in merito al loro futuro pensionistico: “Finché il lavoro di cura non retribuito sarà svolto principalmente dalle donne e si applicherà un sistema pensionistico contributivo, si perpetuerà la discriminazione di genere.”

Alcuni dati

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Statistico dell’INPS l’Italia presenta un forte differenziale di genere sul fronte pensionistico. Le pensioni di vecchiaia delle donne risultano quasi dimezzate rispetto a quelle degli uomini (775 euro contro 1.499 euro).

In Regione il 76% delle donne riceve un assegno pensionistico di vecchiaia inferiore ai 1.000 euro, mentre “solo” il 32% degli uomini deve accontentarsi di simili importi. Le super-pensioni superiori ai 2.000 euro vanno invece per il 25% nelle tasche dei pensionati maschi e per il solo 5% alle pensionate.

Le differenze sono ancora oggi molto rilevanti: 1.916 euro/mese è la pensione media maschile in Trentino, 1.661 euro/mese in Alto Adige, contro gli 808 euro e 804 euro al mese di quella percepita dalle donne rispettivamente in Trentino e in Alto Adige per quanto riguarda il lavoro dipendente del settore privato. La situazione non diventa molto più rosea guardando i dati del settore pubblico, dove la pensione media percepita dalle donne è il 33% in meno rispetto a quella dei colleghi maschi in Trentino e il 31% in meno in Alto Adige. Il lavoro autonomo registra dati ancora penalizzanti per le donne, con un importo dell’assegno pensionistico percepito rispetto agli uomini tra il -42% in Trentino e il -37% in Alto Adige.

Attività di informazione e sensibilizzazione

Nelle prossime settimane Pensplan Centrum S.p.A. sarà impegnata in una campagna informativa sui principali canali online e offline della regione Trentino-Alto Adige/Südtirol.

Per il tuo futuro sei libera di scegliere. Pensplan Centrum ti sostiene” questo il messaggio chiave scelto per rivolgersi a un pubblico femminile il più ampio possibile e insistere sul tema del supporto di Pensplan Centrum per la pianificazione del proprio futuro finanziario. La campagna sarà accompagnata dalle due testimonial di Pensplan Centrum, la pattinatrice trentina di short track Gloria Ioriatti e l’atleta mezzofondista altoatesina Natalie Andersag.

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