Lavoratore part-time, in congedo parentale, assistenza a familiari non autosufficienti

I periodi di disoccupazione, congedo parentale, assistenza ai familiari non autosufficienti o lavoro a tempo parziale hanno un effetto negativo sui contributi versati per la pensione pubblica, riducendone così l'importo che si percepirà al momento del pensionamento. Per questo motivo è particolarmente importante assicurarsi di disporre di un'integrazione pensionistica.

La Regione ti aiuta

La Regione ti sostiene nei periodi di congedo parentale, assistenza figli o per la cura ai familiari non autosufficienti. Ti aiuta anche a versare contributi a un fondo pensione complementare in caso di difficoltà economica.

Lavoro part-time e poi? Come sarà la mia pensione?

Il lavoro part-time è donna: in Italia infatti il 32,2% delle lavoratrici è occupata a tempo parziale (contro l’8,4% degli uomini), percentuale che sale al 40,8% in Provincia di Trento e al 44,1% in provincia di Bolzano. La necessità di riduzione dell’orario di lavoro ha però un forte impatto sulla futura pensione pubblica.

Ma quanto incidono per esempio 10 anni di lavoro a tempo parziale sull’importo della pensione futura? Il 10%. Questo perché a una minore retribuzione corrispondono minori contributi previdenziali.
Confronto donna part-time e full-time
Per poter colmare tale gap puoi aderire a una forma di previdenza complementare e accantonare delle somme aggiuntive in un fondo pensione.

Inoltre puoi approfittare di tutti i vantaggi offerti dalla previdenza complementare, tra i quali: